Gli occhi sono quelli felici, di chi sa di essersi divertita e aver dato tutto in campo. Il risultato, 7-5 per la squadra avversaria, conta fino a un certo punto: contava esserci. E Anita Putzu, a neanche 16 anni, c’era: l’esordio, indimenticabile, a Italia Polo Challenge, a pochi chilometri dalla sua Olbia, e un anno dopo un infortunio subito a Roma. Tre mesi senza montare a cavallo, un anno senza giocare a polo. E allora sì che si può sorridere anche perdendo una partita.
«Ho conosciuto il polo quando avevo 12 anni – racconta –. Franco Piazza (attuale Ct della Nazionale, ndr) venne nel nostro maneggio per uno stage, e ho capito subito che c’era qualcosa di speciale. Amore a prima vista. Uno sport dinamico, divertente, da consigliare a tutti». Anita è cresciuta in una famiglia di sportivi: mamma ex mezzofondista, papà per tanti anni dirigente dell’Olbia Calcio. Lei ha scelto il cavallo: prima Mabelle, poi Jakarta. Monta da quando ha 4 anni e in maneggio è lei la prima a prendersi cura di quelli che sono diventati come due membri della famiglia. «Il cavallo è come un amico, un compagno di vita».
E non è un infortunio che può rovinare la magia: «Non ho avuto paura di ricominciare. In quei mesi in cui non sono potuta andare a cavallo mi è mancato tutto, anche guardare i miei genitori ansiosi fuori». Scherza Anita, ride la mamma accanto: «Quando sale a cavallo non le chiedo neanche se ha bisogno di bere – racconta Giovanna Degortes –. Entra come in una bolla di concentrazione, e questo vale tanto per il salto ostacoli quanto per il polo».
Le giornate di Anita sono impegnative, infinite: al mattino il liceo scientifico a Olbia (dove però se l’è cavata egregiamente con la media dell’8), il pomeriggio a cavallo, tutti i giorni, poi di nuovo sui libri a studiare. «Se c’è passione non ci sono rinunce – spiega –. L’equitazione e lo sport in generale sono una scuola di vita che aiuta a crescere».
Come aiuta a crescere trovarsi in campo con giocatori già affermati: «Ogni minuto si impara qualcosa di nuovo. L’obiettivo principale era quello di fare esperienza, e già tra l’inizio e la fine della prima partita ho capito tante cose che potranno essermi utili nelle prossime partite di Italia Polo Challenge e negli eventi che verranno. Io e Marco (Pala, l’altro sardo in campo, ndr), che ci conosciamo fin da quando siamo bambini, speriamo di vivere sempre più spesso queste emozioni».
Il torneo
Il team Union/Ecoservice, con in campo Pato Rattagan, Marco Pala (due volte a segno) e Anita Putzu, ha tenuto testa al Team Petra Bianca, ed equilibrata è stata anche l’altra partita della prima serata, quella vinta dal Team Costa Smeralda su U.S. Polo Assn. Ad aprire Italia Polo Challenge, l’esibizione della banda musicale della Brigata Sassari: un’esecuzione intensa e di straordinario impatto emotivo che ha entusiasmato il pubblico, già numerosissimo al campo sportivo ‘Andrea Corda’ di Abbiadori. Le finali in programma domenica sera
Il programma di domenica 20
Ore 20, finale 3º/4° posto
Petra Bianca-Union/Ecoservice
Ore 21, finale 1º/2° posto
U.S. Polo Assn.-Costa Smeralda